L’Équipe Formatori Associati, il CESC Project e il Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace dell’Università di Pisa
presentano
“Ri-formare il SCU nel tempo del covid-19: modelli e pratiche”
Seminari di ricerca sulla valorizzazione degli aspetti formativi del SCU del futuro
L’Equipe Formatori Associati (EFA), il CESC Project e il CISP presentano 3 seminari ad invito, destinati a formatori e formatrici, responsabili degli enti, esperti e rappresentanti istituzionali per conoscere e condividere elementi utili per la revisione delle Linee guida della formazione generale e specifica nel Servizio Civile Universale.
La prospettiva è quella di far nascere dal basso un dibattito sulla riforma della formazione del SCU da portare all’attenzione dei decisori istituzionali, nonché avviare un primo nucleo di community stabile dei formatori (di formazione generale e specifica, orientatori, tutor, esperti nell’individuazione, messa in trasparenza e validatori competenze del SCU).
E’ possibile iscriversi solo al secondo appuntamento del 18 dicembre sulle misure tutoraggio, fino ad esaurimento posti disponibili. Questo il link per l’iscrizione.
Termine per le iscrizioni al secondo seminario: 17/12/2020
L’emergenza pandemica in atto ha già portato a forti modifiche nell’operatività del Servizio Civile Universale e nelle esperienze di tutti coloro che vi partecipano, dagli operatori/trici volontari alle figure di sistema, fino all’impatto sui destinatari dei servizi.
La formazione, vincolante nel sistema, si trova al centro di un cambiamento profondo, determinato dalle modifiche strutturali volute dalla riforma del DLgs. 40/2017, a cui si aggiunge ora la sfida per garantirne la realizzazione nelle nuove condizioni di distanziamento imposte dalla pandemia.
Crediamo sia arrivato il tempo per confrontarci e aiutarci a riflettere, sia sulle strategie formative nel servizio civile sia sulle metodologie: per reagire adeguatamente ma anche per cogliere le sfide che le trasformazioni in atto stanno generando e renderle opportunità per il futuro.
Le ragioni della proposta La riforma Il DLgs 40/2017 (corretto ed integrato dal 43/2018), ha modificato ruoli e compiti dei vari soggetti del sistema rispetto alla formazione e alle misure aggiuntive. Per quanto riguarda la formazione, al Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale spettano tutte le funzioni «di programmazione, organizzazione, accreditamento e controllo del servizio civile universale» (cfr. art. 6), ma nello specifico «le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, previa sottoscrizione di uno o più accordi con la Presidenza del Consiglio dei ministri, possono svolgere tra le altre, la seguente funzione: «a) formazione da erogare al personale degli enti di servizio civile universale, anche avvalendosi di enti di servizio civile universale dotati di una specifica professionalità» (art. 7, comma 2, a). Agli enti di servizio civile universale è assegnata invece dall'art 8: − la formazione degli operatori volontari impegnati nel servizio civile universale; − la formazione dei formatori; − le attività propedeutiche per il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite dagli operatori volontari durante lo svolgimento del servizio civile universale. A tal fine è stata introdotta come figura obbligatoria per l'accreditamento «un responsabile dell'attività di formazione degli operatori volontari e dei relativi formatori, ivi inclusa la valorizzazione delle competenze» (art. 11, comma 3, b), mentre all'art. 12 è previsto che nell'ambito dei programmi di intervento in Italia (e più avanti si dirà lo stesso per l'estero all'art. 13), si eroghino dei «contributi finanziari agli enti, nei limiti delle risorse annualmente assegnate al Fondo nazionale per il servizio civile, a parziale copertura delle spese sostenute per le attività di formazione generale degli operatori volontari...». Per quanto riguarda le misure aggiuntive, il decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40, ne ha introdotte tre che consistono nel favorire la partecipazione ai progetti di giovani con minori opportunità e, limitatamente ai progetti da realizzarsi in Italia, nella possibilità di svolgere un periodo di servizio, della durata massima di tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea o, in alternativa, di usufruire, per lo stesso periodo, di un tutoraggio finalizzato alla facilitazione dell’accesso al mercato del lavoro. In particolare la misura che prevede la fruizione di un periodo di tutoraggio da un minimo di un mese ad un massimo di tre mesi, come precisato nella successiva Circolare del 9 dicembre 2019, è finalizzata a fornire agli operatori volontari, attraverso un percorso di orientamento al lavoro, strumenti e informazioni utili per progettare il proprio futuro formativo/professionale al termine del servizio civile. Il percorso deve essere strutturato in momenti di confronto, brainstorming, nonché in momenti di analisi, di messa in trasparenza delle competenze e di verifica dei progressi compiuti durante il periodo di servizio civile. Gli operatori volontari, per l’intero arco della durata dell’attività di tutoraggio, devono essere affiancati da un tutor con il compito di informare, orientare ed assistere gli stessi durante il percorso. La misura del tutoraggio può essere affiancata da quelle rivolte a “giovani con minori opportunità” che nella stessa circolare si riconosce nella categoria di ragazzi che, per motivi diversi connessi alla propria specifica condizione, incontrano maggiore difficoltà a sentirsi cittadini attivi, a provare interesse per la vita sociale, ad affrontare il percorso di ricerca per accedere al mondo del lavoro. L’imminente avvio dei programmi e progetti prevederà l’attivazione sul campo delle tre misure su vasta scala ma sono già state avviate in questi anni alcune sperimentazioni di cui si vuole fare, a partire dal tutoraggio, condivisione e confronto nel corso del seminario specifico La formazione a distanza L'emergenza legata alla diffusione del COVID-19 ha costretto il sistema del SCU a ripensare le sue modalità di attuazione, a partire dalla formazione "a distanza". Questa esperienza sta costituendo un utile laboratorio per verificare sul campo limiti e potenzialità delle metodologie applicabili e delle innovazioni che potrebbero essere apportate nella pratica imposta dalla pandemia.
Gli obiettivi della proposta Un primo ciclo di 3 seminari ad invito destinati a formatori, responsabili degli enti, esperti e rappresentanti istituzionali (Dipartimento e Regioni in primis) per conoscere e condividere: 1. Elementi utili per la revisione delle Linee guida della formazione generale e specifica in termini di metodologie, contenuti e destinatari (giovani e figure del sistema); 2. Collegamento delle linee guida con le altre misure finalizzate alla formazione del giovane all’interno dell’esperienza SCU (tutoraggio, esperienza di 3 mesi in paese UE, misure di inclusione, valorizzazione delle competenze…); 3. Esperienze e buone prassi della formazione e delle altre misure con svolgimento a "distanza": nuovi scenari della formazione e dell’apprendimento. La prospettiva è quella di far nascere dal basso un dibattito sulla riforma della formazione del SCU da portare all’attenzione dei decisori istituzionali, nonché avviare un primo nucleo di community stabile dei formatori (di formazione generale e specifica, orientatori, tutor, esperti nell’individuazione, messa in trasparenza e validatori competenze del SCU). Modalità di svolgimento Seminari online su piattaforma Zoom della durata di 2 ore nette l’uno con inizio alle ore 10:00.
Programmi
I Seminario: La formazione a distanza nel SCU Venerdì 11 dicembre 2020 ore 10:00: Ore 10:00 - Introduzione e presentazioni a cura di EFA (Equipe Formatori Associati) Ore 10:10 - Relazione introduttiva di EFA: lo stato della FAD nel SCU, una prima fotografia Ore 10:30 - La dimensione del gruppo nella FAD: intervento di Mario Pollo, già Prof. di Pedagogia Generale e Sociale Ore 10:50 - Le buone prassi della formazione a distanza nel SCU: i formatori si raccontano (contributi selezionati) Ore 11:30 - Cosa possiamo apprendere dagli altri sistemi: intervento di Vincenzo D’Innella Capano, CEO - Telpress International B.V. Ore 11:50 - Conclusioni EFA Modera: Francesco Spagnolo, giornalista esperto di servizio civile II Seminario: La valenza formativa delle misure aggiuntive: il tutoraggio Venerdì 18 dicembre 2020 ore 10:00: Ore 10:00 - Introduzione: la funzione delle misure aggiuntive nel sistema SCU, a cura del CESC-Project Ore 10:10 - Tutoraggio in presenza e a distanza nel SCU (Dott. Angelo Salvi, Psicologo del lavoro e orientatore) Ore 10:30 - Interventi dei partecipanti e confronto (max 5’ ciascuno) Ore 11:50 - Conclusioni referenti CESC Project e indicazioni per confronto a distanza
Modera: Francesco Spagnolo, giornalista esperto di servizio civile
III Seminario: Contributi alla riforma della formazione del SCU
Gennaio 2021 (programma e data da confermare)
Approfondimenti e confronto sulle Linee guida della formazione generale e specifica in termini di metodologie, contenuti e destinatari.
Iscrizioni
Le/gli interessati possono iscriversi a uno o più seminari, registrandosi tramite Google Form entro il 7 Dicembre per il primo seminario, ed entro l’11 Dicembre per partecipare al secondo seminario in programma nello stesso mese.
Il form raccoglie dati anagrafici e di riferimento, e chiede agli iscritti su quale tematica siano eventualmente disposti a fornire un loro contributo.
Sarà inviata ad ogni richiedente una conferma all’email indicata in sede di registrazione, contenente le istruzioni per l’accesso al seminario.
La partecipazione ai seminari in remoto è gratuita ed avverrà tramite piattaforma ZOOM, con un numero massimo di 100 partecipanti.
In caso di rinuncia è necessario inviare una comunicazione ai recapiti sotto indicati entro e non oltre il 10 Dicembre 2021.
Riferimenti e recapiti
Per il primo seminario sulla FAD:
Mario BozzoCosta cell 338 1246965 email bozzocosta@efaonline.it
Per il secondo seminario su Tutoraggio e Misure Aggiuntive:
Fabrizio Ferraro 0671280300 email fabrizio.ferraro@cescproject.org
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